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Faccio subito mie, per aprire questo scritto, le
parole di Papa Francesco:
"Non lasciamoci rubare la speranza !"
Tutto infatti attorno a noi ha assunto un clima
ed un atteggiamento di delusione e di scoraggiamento
per il cattivo andamento di tante attività
, di tanti progetti e propositi. Non solo in
campo economico, - e dai, sempre questo tasto
in primo piano - , in quello sociale , senza contare
quello politico, sul piano occupazionale, familiare
e relazionale. Ma è inutile affermare che
non tutto è da buttare: rischi di passare per illuso
e sognatore. Sono sempre più convinto che
da cristiano, illuminato e guidato dalla Parola ,
non fermandomi all'apparenza e alla superficialità,
riesco a cogliere in profondità certi segni che ci circondano e ci toccano, direttamente o
parzialmente , con un realismo concreto che mi
aiuta a vivere il momento presente , magari leggendo
anche la storia , e a percepire un futuro
carico di rinnovamento
e
quindi di rinascita,
con una
speranza che
ha un Nome ed
un Volto e che
mi conduce a
crescere e a
partire con
coraggio.
" ... e il Verbo
si è fatto carne , e ha posto la sua dimora in
mezzo a noi ".
Questa è la certezza che ci viene
dalla fede e dalla Parola tramite gli Evangelisti.
E Gesù stesso ci ha invitato a leggere i "segni dei
tempi", non a subirli come catastrofici, ma analizzati
farli diventare un insegnamento al positivo,
un indirizzo nuovo non da chiedere come
sempre agli altri, ma un vero e proprio impegno
personale , che ci rinnovi magari persino dal
cuore del nostro essere e conseguentemente
negli atti prima personali , poi relazionali fino a
diventare una vera e propria testimonianza,
sicuramente sofferta ma certamente sincera.
Questo è pure il cuore del messaggio di Fatima ,
di cui ricordiamo nel 2017 il centenario delle
apparizioni della Vergine che si è definita
Regina della Pace , che ci dice anzi come la
speranza deve guidare i nostri passi verso la
vita , certo seguendo fedelmente gli insegnamenti
che il Signore ci ha lasciato attraverso
il Figlio suo Gesù Cristo ,che è stato inviato
proprio per la nostra salvezza. In Lui Dio ci
chiede con il suo Amore provvidente e la Sua
opera salvifica di collaborare come credenti e
di coinvolgere ogni creatura umana nella Sua
luce di Verità.
Ovunque ci troviamo nel mondo “non perdiamo
le occasioni” che ci fanno sperimentare
una fraternità più ampia nel contatto diretto
con la vita delle persone, sapendo sempre
esprimere speranza.
Terminato l'Anno Giubilare straordinario della
Misericordia , con il cuore e lo spirito ricolmi
di gioia per l'esperienza e la certezza
dell'Amore fedele , paziente e ricco di grazie,
che è il Signore, siamo impegnati a cogliere e
a realizzare i doni che Lui ci ha fatto e a vivere
l'annuncio della Salvezza nella storia degli
uomini di oggi. Maria, la Madre del Signore
Gesù , risplende nel nostro cammino come
modello di " rendimento di grazie ".
La Vergine Maria, ci ricorda la Lumen Gentium al n. 68, è segno del popolo di Dio che
avrà il suo compimento nell'età futura, così
oggi: “sulla terra brilla Ella ora innanzi al pellegrinante
popolo di Dio quale segno di sicura
speranza e di consolazione, fino a quando
non verrà il giorno del Signore”. E' lei la prima
discepola del Signore , e il suo è il Magnificat
della Chiesa in cammino, perché anche
noi come lei sappiamo riconoscere le meraviglie
compiute in ciascuno dallo Spirito del
Signore.
Apriamo con fiducia al Signore della Vita e
viviamo con gioia e gratitudine questo Suo
Santo Natale, in Lui che viene a rinsaldare
proprio nella fede la nostra speranza di vita
vera .
Auguro proprio così a voi tutti e ai vostri cari
di vivere nella grazia questo Natale e il nuovo
anno, donatici per crescere nella Fede e
nell'Amore. |
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don Luciano Mainini
Segretario Generale |
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